News

Seguici su LinkedIn

News

Seguici su LinkedIn

Gestione dei rifiuti industriali: come funziona?

Negli ultimi decenni, la gestione responsabile dei rifiuti industriali è diventata una priorità fondamentale per le imprese impegnate a ridurre l’impatto ambientale e ad adottare pratiche sostenibili.

In questo articolo, esploreremo il complesso ma vitale processo di smaltimento dei rifiuti industriali e l’importanza di un approccio olistico per preservare il nostro ambiente.

Cosa sono i rifiuti industriali?

Tutti gli scarti riconducibili ad attività industriali, artigianali e commerciali, di qualunque comparto, così come tutti i rifiuti prodotti dalle attività che fanno parte del settore produttivo, agricolo ma anche dei servizi, sono rifiuti speciali. In buona sostanza è un rifiuto speciale qualunque scarto che non si possa dire un rifiuto domestico.

I rifiuti industriali fanno parte di questa categoria e possono variare da materiali chimici a rifiuti solidi, liquidi o gassosi. La loro gestione richiede una comprensione approfondita delle caratteristiche di ciascun tipo di rifiuto.

A differenza del trattamento dei rifiuti domestici, per quella dei rifiuti industriali le attività produttrici devono fare ricorso ad aziende autorizzate alla loro gestione.

Solo le aziende regolarmente iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali possono operare nel settore.

Raccolta e separazione: i primi passi

Il processo inizia con la raccolta dei rifiuti direttamente dai siti industriali. 

Nei rifiuti domestici, la raccolta differenziata non richiede l’identificazione di ciascun rifiuto né l’assegnazione di un codice di riferimento. Tuttavia, quando si tratta di trattare i rifiuti industriali, queste procedure diventano essenziali.

La gestione dei rifiuti industriali inizia con l’esame e lo studio attento dei rifiuti. È fondamentale che ciascun rifiuto sia dotato del proprio codice CER (o codice EER), una sequenza numerica che distingue il rifiuto in base alla tipologia di attività che l’ha generato, al processo di origine e alla tipologia specifica del rifiuto stesso.

L’identificazione dei rifiuti industriali permette di determinare la loro pericolosità. Questa non riguarda solo le sostanze pericolose in sé, ma si estende anche a tutti gli scarti o gli imballaggi a contatto con tali sostanze, che richiedono a loro volta un trattamento e uno smaltimento dedicato.

L’attribuzione del grado di pericolosità riveste grande importanza per le aziende che, nella produzione di beni finiti, impiegano processi industriali con materiali o sostanze pericolose. Nello smaltimento degli imballaggi che hanno contenuto tali sostanze, è cruciale identificare accuratamente il contenuto per gestire il rifiuto da imballaggio contaminato in modo sicuro e conforme alle normative.

Trattamenti preliminari per la sicurezza ambientale

Prima dello smaltimento, molti rifiuti industriali richiedono trattamenti preliminari per ridurre il rischio di impatti negativi sull’ambiente.

Questi trattamenti possono includere processi chimici, fisici o biologici per neutralizzare sostanze nocive o ridurre la tossicità.

Anche le tecnologie avanzate, come l’uso di sensori e sistemi di monitoraggio intelligenti, sono fondamentali per un corretto stanno smaltimento dei rifiuti industriali. Questi strumenti consentono un controllo più accurato e tempestivo dei processi, migliorando l’efficienza e riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

Scelte di smaltimento: verso un’economia circolare

Lo smaltimento dei rifiuti tiene conto dell’impatto ambientale che le attività commerciali e produttive hanno sull’ecosistema e prevede per i rifiuti industriali un iter che può avvenire attraverso diverse vie, tra cui il riciclo, l’incenerimento controllato o la discarica.

L’obiettivo principale è spostarsi verso un modello di economia circolare, minimizzando gli sprechi e promuovendo la riutilizzazione dei materiali.

Le politiche di sostenibilità valorizzano modelli strategici all’interno dei quali gli scarti possono riacquisire valore ed essere reintrodotti nelle lavorazioni industriali e nei percorsi produttivi come materie prime.

Si tratta di un paradigma virtuoso che, oltre ad essere eticamente condivisibile, è dettato e incentivato dall’Unione Europea che interviene sui modelli economici per incoraggiare soluzioni che da un lato riducano la produzione di rifiuti industriali, dall’altro ne prevedano poi riuso e riciclo.

Monitoraggio e conformità normativa

Un aspetto fondamentale dello smaltimento dei rifiuti industriali è il monitoraggio costante e la conformità alle normative ambientali. Le imprese devono aderire a rigorosi standard e protocolli per garantire che il processo sia sicuro e rispetti le leggi ambientali locali e nazionali.

Inoltre, è necessaria la compilazione della documentazione necessaria. I documenti ai quali si fa riferimento sono due:

  • il Registro di carico e scarico: è il documento nel quale vengono riportate cronologicamente le attività di produzione dei rifiuti (carico) e quelle di invio a recupero o smaltimento (scarico);
  • il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR): è il documento che accompagna il trasporto dei rifiuti in cui sono riportate tutte le informazioni su produttore, trasportatore e destinatario.

Inoltre, dall’adozione del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti) si può parlare di digitalizzazione dell’iter di recupero e smaltimento.

Verso una gestione sostenibile dei rifiuti industriali

Lo smaltimento dei rifiuti industriali è un processo complesso che richiede impegno e responsabilità da parte delle aziende. Solo attraverso una gestione olistica e l’adozione di tecnologie all’avanguardia possiamo sperare di garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

La transizione verso pratiche più ecologiche non è solo un dovere, ma rappresenta anche un’opportunità per le imprese di guidare il cambiamento verso un mondo più verde e prospero.

L’impegno di DEMM nella gestione dei rifiuti industriali

Da anni, DEMM adotta un approccio olistico, considerando ogni fase del ciclo di vita dei rifiuti industriali.

La nostra filosofia circolare guida ogni operazione. Dallo smaltimento responsabile alla promozione del riciclo e dell’economia circolare, lavoriamo incessantemente per chiudere il cerchio dei rifiuti industriali, riducendo l’impatto ambientale.

Collaborare con DEMM significa abbracciare la sostenibilità aziendale in modo tangibile. Offriamo soluzioni personalizzate, contribuendo a una gestione dei rifiuti industriali che risponde alle esigenze specifiche di ogni azienda, nel rispetto delle normative ambientali.

DEMM è il partner ambientale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti industriali affiancando le aziende in tutti gli step della filiera di gestione degli scarti.

Scopri di più su di noi

DEMM srl, Impianto di gestione rifiuti in Valle Camonica

Potrebbe interessarti anche:

Cos’è il registro di carico e scarico?

Cos’è il registro di carico e scarico?

Il registro di carico e scarico è uno dei documenti più importanti per la gestione dei rifiuti Si tratta di un documento obbligatorio, previsto dall’articolo 16 del decreto legislativo 205/2010, che permette di controllare e gestire efficacemente la contabilità dei...

Cosa sono i codici EER per i rifiuti?

Cosa sono i codici EER per i rifiuti?

Gestire i rifiuti in modo consapevole e sicuro è fondamentale per proteggere noi e l’ambiente che ci circonda da sostanze potenzialmente pericolose. Vediamo cosa sono i codici EER e CER, quante tipologie ne esistono e come si utilizzano per una gestione efficiente dei...

Perché passare dall’economia lineare all’economia circolare

Perché passare dall’economia lineare all’economia circolare

Secondo l’Unione Europea, la produzione dei materiali che usiamo quotidianamente e la gestione dei rifiuti sono responsabili rispettivamente del 45% e del 3,32% delle emissioni di CO2  in Europa. Per limitare le emissioni di gas serra è necessario passare dalla...