Qualsiasi tipologia di azienda produce rifiuti, che hanno bisogno di essere gestiti in maniera corretta in base alle loro caratteristiche e differenze. Non sempre, però, questo viene fatto o compreso al massimo, ritrovandosi a non sapere come comportarsi, soprattutto quando si tratta di rifiuti speciali. Analizziamo, quindi, tre modi che potrebbero essere utili per implementare una corretta gestione dei rifiuti.
Classificazione dei rifiuti
La prima fase che qualsiasi azienda dovrebbe fare è classificare i propri rifiuti. Bisogna, quindi, distinguerli in base alla loro origine e alle loro caratteristiche, distinguendoli innanzitutto in:
- Rifiuti urbani, detti anche domestici: sono quelli che normalmente vengono prodotti nelle abitazioni, come per esempio la carta, la plastica, il vetro o l’organico;
- Rifiuti speciali: provenienti dalle realtà aziendali e che includono scarti di lavorazioni industriali e artigianali, imballaggi e rifiuti di attività commerciali o di servizio.
Un altro aspetto fondamentale nel momento in cui si svolge la classificazione dei rifiuti è analizzare il livello di pericolosità di questi. I rifiuti industriali possono, infatti, suddividersi in:
- Rifiuti pericolosi;
- Rifiuti non pericolosi.
Ciò che permette questa distinzione è la presenza di sostanze potenzialmente inquinanti, che necessitano di essere trattate in maniera corretta e precisa da parte di professionisti che sanno perfettamente come comportarsi in modo tale da non recare danno all’ambiente.
Per gestire in maniera giusta i vari rifiuti, bisogna quindi individuare il processo produttivo da cui deriva il rifiuto, la sua descrizione specifica e il grado di pericolosità. In questo modo, è possibile individuare il corretto codice EER.
Waste audit e programma operativo di gestione dei rifiuti
Una volta che si è fatta una chiara classificazione dei rifiuti, occorre avere nero su bianco tutti i dati riguardanti questi ultimi. È necessario, infatti, sviluppare un programma operativo che possa essere efficace ed economico per l’azienda.
Ecco che entra in gioca il cosiddetto waste audit, ovvero una check-list dei controlli e delle azioni da svolgere o migliorare nel tempo. Questa risulta estremamente importante perché permette di attuare un processo di gestione sistematico e mirato, offrendo una visione complessiva di:
- dove vengono prodotti i rifiuti in azienda;
- qual è la quantità media prodotta mensilmente;
- quali caratteristiche hanno i rifiuti;
- come devono essere trattati;
- quali soluzioni stanno funzionando e quali bisogna, invece, migliorare.
Diffondere consapevolezza e coinvolgere il team
Lo step più semplice ma ugualmente importante da fare è la diffusione della consapevolezza di una gestione dei rifiuti etica. Le persone sono una parte fondamentale di qualsiasi azienda e risulta perciò fondamentale stimolare l’intero team a impegnarsi a sviluppare buone abitudini di riciclo. Ciò porta benefici non solo all’azienda e alla sua immagine ma anche all’ambiente, perché con dei semplici accorgimenti si può davvero fare la differenza.
Nonostante sia necessario coinvolgere il proprio staff nella corretta gestione dei rifiuti e incoraggiarlo a contribuire in maniera positiva, per quanto riguarda quelli speciali è importante rivolgersi a professionisti del settore, che saranno in grado di applicare le strategie più adatte sia alla singola azienda che alla salvaguardia dell’ambiente.
Da ormai quarant’anni, DEMM si occupa della gestione rifiuti, offrendo servizi mirati e personalizzati, sempre nel rispetto delle normative ambientali. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di affiancare le aziende, dando soluzioni, risolvendo problemi e portando nuove idee. Questo perché crediamo che i rifiuti non siano qualcosa di inutile da trascurare, ma un modo per dare vita a materie prime pronte per essere utilizzate in maniera unica e autentica.